giovedì 20 settembre 2007

Ramadan!

Nel resto del mondo prevedono con precisione assoluta il momento esatto in cui la prossima cometa sfiorerà il nostro pianeta e ti annunciano con altrettanta sicurezza che il 22 ottobre 2063 ci sarà un’eclissi di sole parziale visibile solo nell’emisfero boreale.
Qui in Marocco sono riusciti a sbagliare la data di inzio del Ramadan.
Cioé, il ciclo lunare terminava martedi 11, quindi mercoledi ci sarebbe stata luna nuova e da giovedi Ramadan per tutti.
Oh, non l’ho mica detto io, i cicli lunari sono una roba scientifica, tipo le comete e le eclissi.
Poi un tizio del Ministero degli Affari Islamici si é affacciato al balcone mercoledi sera, magari era un po’ nuvoloso, e insomma, ‘sta luna nuova non l’ha mica vista e come si fa, oddio che casino, fermi tutti, chiamate il Ministro, avvertite il Re, aspettate, é presto...
Cosi’, con un giorno di ritardo, é iniziato il Ramadan.
Ora, per soddisfare la vostra sete di conoscenza (soprattutto quella del Pero, che mi manda in continuazione SMS tipo: “Ma é vero che durante il Ramadan non si tromba?) passero’ senza indugio ad illustrarvi alcuni dettagli.
Come voi tutti sapete il mese sacro impone al fedele (perché si sa, io sono fedele) il digiuno assoluto dall’alba al tramonto. Cioé tipo che non puoi nemmeno bere un sorso d’acqua, o mangiare una dietorella, o masticare un chewing gum o fumare una marlboro light morbida (e questa é per me la parte più facile, visto che non fumo). E in più astinenza assoluta dall’alcool, anche dopo il tramonto.
Tralascio ogni riferimento all’astinenza sessuale per non darvi la possibiltà di fare la simpatica battuta: “ah, quindi per te é Ramadan tutto l’anno”.
Grazie, come se l’aveste fatta.
Vi diro’, non é troppo dura dal punto di vista fisico, lo é di più da quello mentale. Diventa difficile quando, alle 10 di mattina, inizi a calcolare quante ore mancano alla rottura del digiuno e magari ti fai prendere dal panico.
La parte più impegnativa arriva verso le 16.30, quando i minuti iniziano a scorrrere più lentamente, ma anche qui é una questione di testa. L’ho risolta dormendoci sopra, visto che durante il Ramadan si lavora dalle 9 alle 15.30, orario continuato.
Anche la rinuncia al bere é molto meno impegnativa di quello che mi aspettavo.
Attorno alle 18.40, quando su Casablanca calano le ombre della sera, il muezzin annuncia che “Allah akbar” cioé che Allah é grande (e come dargli torto), e la città sprofonda in un silenzio irreale: é il momento del primo pasto della giornata (una colazione abbondantissima e caloricissima).
Chiaro che dopo circa 20 ore di digiuno é un discreto piacere bere un sorso d’acqua e mangiare quintali di pasticcini (ma prima di tutto 3 datteri, é questo che consiglia il profeta e non saro’ certo io a contraddirlo).
Non vorrei sembrare troppo retorico (anche se a volte godo nell’esserlo), ma sapere che in quel preciso istante tutti, ma proprio tutti stanno facendo la stessa identica cosa, mi dà la piacevole sensazione di prendere parte a un rito collettivo, di essere finalmente (finalmente?) cittadino di Casablanca.
(Farà mica male il binomio digiuno-solitudine?)
Verso le 22.30 si cena, o almeno, io ceno. E visto che non ho tanta voglia di andare al ristorante da solo, mi affido alle mie sempre eccellenti doti culinarie, cioé scendo a prendere una tonno e cipolle da Pizza Hut e me la mangio davanti alla tele.
La città che ha sonnecchiato per tutta la giornata e si é svuotata al tramonto esplode dopo cena: aprono caffé, negozi,cinema, centri commerciali e in un attimo ritorna il caos, ma cosa sarebbe Casablanca senza il caos?
La mia giornata termina verso l’1.30 con una passeggiata digestiva... il concetto di “light” é per il momento ancora sconosciuto a quelli di Pizza Hut.
C’é chi si sveglia alle 4 per consumare, prima che sorga il sole, un pasto che gli permetta di affrontare meglio la giornata. Io per il momento mi accontento di dormire dalle 2 alle 8 con tonno e cipolle che si rincorrono allegramente nello stomaco.
Mentre vi scrivo sta per terminare il 7° giorno del mese sacro chiamato Ramadan... ne mancano ormai solo 23.

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